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Casa del Fascio

La Casa del Fascio, monografia pp. 4 di Antonello Anappo (Fondo Riva Portuense, Roma 2006 )

 

La Casa del Fascio è un edificio di matrice razionalista del 1939, attribuito a Giuseppe Terragni.

Simile, per cifra stilistica, alla Casa del Fascio di Lissone, la Casa del Fascio Portuense si sviluppa su un telaio in cemento armato, con solai anch’essi in cemento armato, mentre i tamponamenti che separano gli ambienti sono privi di funzione portante: questa caratteristica ne fa il primo edificio moderno del Portuense. La struttura si articola in due blocchi disposti a «t»: gli Uffici rionali del Partito Nazionale Fascista (su strada) e la Caserma della Milizia (all’interno). Gli Uffici rionali del PNF (Sezione Luigi Platanìa, GIL, Dopolavoro) hanno un frontespizio a parallelepipedo sormontato da una Torre littoria, con una balconata circolare per le arringhe dei caporioni. Nel Dopoguerra è stata reimpiegata come Casa del Popolo.

 


Casa del Fascio, stampa cm 17 × 30 di Anonimo, in Collezione d’Arte (Corridoio) inv. 26 /A

La Casa del Fascio, monografia pp. 4 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 236 /B

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Casa del Fascio a largo La Loggia (foto di Antonello Anappo, altre 97 immagini nel Fondo fotografico)

scheda inventariale

Inventario

 

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