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Guida alla consultazione

 

Arvalia Storia (Archivio Storico Portuense) è un fondo archivistico del Municipio Roma XV, dedicato ai luoghi, la storia e le memorie del Territorio Portuense.

Di seguito una Piccola guida sul funzionamento dell’Archivio.

 
CHI

 

Arvalia Storia è realizzato dal Municipio Roma XV, in collaborazione con gli enti di sovrintendenza e l’associazionismo operanti sul territorio: Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma (uff. Municipio XV), Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma (uff. Municipio XV), Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Sovrintendenza Capitolina (uffici Aree Archeologiche del Suburbio, Monumenti Medievali e Moderni e Carta dell’Agro), Ente regionale Roma Natura, Società SAF, le associazioni Comitato Catacombe di Generosa, Comitato di quartiere Magliana-Arvalia, Nuova Acropoli e Pandora Onlus, gli studiosi Andrea Di Mario (saggista) e Claudio Cerreti (Università Roma Tre).

I rappresentanti degli Enti e delle associazioni si riuniscono periodicamente nel Comitato Storico Archeologico del Municipio XV, occupandosi delle questioni relative al patrimonio culturale locale e indicando gli indirizzi dell’Archivio. Il Comitato Storico Archeologico è presieduto dal presidente del Municipio (Gianni Paris, e in sua vece dall’assessore alla Cultura Fabrizio Grossi), con il coordinamento di Anna Fusco. La gestione corrente è curata da Antonello Anappo, incaricato alla Storia e Memoria del Municipio, con il supporto del Fondo Riva Portuense e dei tirocinanti PICA di Roma Capitale.

Collaborano inoltre con l’Archivio: Emilio Venditti, Maurizio Vacca, Enzo Lucà, Moena Giovagnoli, Claudia D’Avossa, Andrea Braconcini, Lorenzo Baldi e Andrea Vellini, Antonello D’Alessandri, Francesca Furiozzi, Ilaria Bimbo.

 
DOVE

 

L’archivio ha sede nel Casale municipale di via delle Catacombe di Generosa, 43/45, 00148 Roma. Si tratta di una piccola struttura nel parco delle Catacombe di Generosa: non è facilissima da raggiungere in automobile, ma l’accesso è abbastanza agevole con la Ferrovia Regionale 1, fermata Magliana (come arrivare).

Il Casale municipale si sviluppa su due piani: al piano terra si trovano la Biblioteca (Sala I), gli uffici, lo Schedario e il Fondo fotografico (Sala II); al piano superiore si trovano gli spazi espositivi e la sala riunioni/conferenze (Sale III e IV).

Attraverso un piccolo C.E.D. nella Sala II viene gestita la banca dati remota, che si trova su server esterno ad Arezzo, collegato via FTP. Il server alimenta i due indirizzi virtuali dell’Archivio: il portale web Arvaliastoria.it e la piattaforma mobile UMTS-GPS Arvalia Mobile.

Una piccola parte dell’Archivio (la Sezione Archivio di Magliana) risiede presso il Comitato di quartiere Magliana, in piazza Fabrizio De André, 83.

 
QUANDO

 

Il Casale è aperto al pubblico il martedì pomeriggio, dalle 15,30 alle 18,30, e, spesso, anche il venerdì con lo stesso orario.

Il Casale è aperto grazie al volontariato: può capitare che non sempre siano disponibili tutti i servizi, o che il collaboratore che cercate sia impegnato in ricognizioni e ricerche in esterni. Per questo è utile telefonare al numero 06-45445909, o scrivere alla mail info@arvaliastoria.it, per prenotare un appuntamento e venire a colpo sicuro (per urgenze: 339-1460685).

Il Casale è spesso aperto anche nella giornata di sabato, dalle 15,30 alle 17,30 (16,30-18,30 in orario invernale) per le visite guidate sul territorio, in collaborazione con il Comitato Catacombe di Generosa. Per gli orari delle visite si rinvia al sito web dell’associazione.

Per consultare la Sezione Archivio di Magliana è possibile contattare il Comitato di quartiere Magliana: l’apertura al pubblico è il lunedì alle 18,30.

Ricordiamo infine che l’Archivio ha bisogno di volontari:

-      Per lo Schedario: archivisti (su base dati Access) e aiutanti per le ricerche in esterni (presso archivi e biblioteche)

-      Per la Biblioteca: bibliotecari, grafici (digitalizzazione di vecchi libri) e scrittori (redazione di testi)

-      Per il Fondo fotografico: fotografi, collezionisti (desiderosi di condividere i loro archivi) e grafici (scansione di vecchie immagini)

-      Per la Collezione d’Arte: assistenti per i visitatori e le visite guidate, pittori (per realizzare quadri su commissione)

-      Per l’Archivio di Magliana: grafici (scansioni di documenti).

 
COME

 

L’Archivio è organizzato secondo lo standard descrittivo italiano (Modello ISAD), in sezioni, serie e oggetti:

·         L’Archivio si compone di cinque sezioni. Lo Schedario contiene schede inventariali (su monumenti, paesaggio e altri siti di interesse locale). La Biblioteca contiene libri (insieme con audiovisivi e cd multimediali). Il Fondo fotografico contiene album di fotografie (storiche, descrittive, aeree, mappe, ecc.). La Collezione d’Arte contiene oggetti d’arte (quadri e reperti archeologici). L’Archivio di Magliana contiene documenti relativi alla Lotta per la casa alla Magliana (chiamati con l’acronimo m-doc)

·         Ogni sezione è ordinata in 17 serie, che delimitano ambiti toponomastici. Le prime 7 (serie principali, chiamate con lettere da A-G) individuano i 7 quartieri in cui è suddiviso il Municipio (Marconi, Portuense, Magliana Nuova, Trullo, Magliana Vecchia, Corviale e Ponte Galeria). Le restanti (serie ausiliarie, chiamate con lettere dalla H in poi) sono impiegate per descrivere le classi geografiche accidentali e residuali, come ad esempio i monumenti delocalizzati, distrutti, non noti archeologicamente, progettati ma non edificati, ecc. La Serie 0 è infine riservata alle Generalità.

·         Le serie delle sezioni Biblioteca, Fondo fotografico, Collezione d’Arte e Archivio di Magliana hanno la particolarità di essere ulteriormente suddivise in sottoserie, per un totale di 343. La sottoserie individua un luogo, che di norma coincide con un monumento, una risorsa paesistica o un altro ambito spaziale e con caratteristiche comunque peculiari e definite.

·         Infine le sottoserie contengono i singoli oggetti.

Di seguito una descrizione delle cinque sezioni.

 

Lo Schedario contiene 343 oggetti.

Ogni oggetto - chiamato scheda - consiste in una tabella che raccoglie le informazioni inventariali raccolte su ciascun monumento, attraverso sovrintendenze, associazioni e ricerche d’archivio. Le schede sono ordinate su base geografica in 17 serie.

Lo Schedario nasce nel 2007 nella forma di una banca dati su rete locale IIS, sostituita nel dicembre 2008 con il portale web Arvaliastoria.it e affiancata nell’ottobre 2012 dalla piattaforma Arvalia Mobile per dispositivi UMTS-GPS.

Lo staff della sezione Schedario si occupa oggi dell’intero apparato telematico dell’Archivio e relative basi dati e della gestione del server remoto di Arezzo. Si occupa anche di due piccole basi dati: le rilevazioni meteo della Centralina di Forte Portuense ed il Catalogo autori. Tra i collaboratori che si sono succeduti nel tempo ricordiamo: Simone Rodriguez (struttura informatica), Ileana Izzillo (primo impianto archivistico), Stefano D’Amico (rilevazioni meteo) e Claudia D’Avossa (standardizzazione ISAD dei dati).

 

La Biblioteca contiene 399 libri.

Si tratta di pubblicazioni specifiche (su monumenti, siti storici e ambiti toponomastico-paesistici del Municipio XV), ordinate in 17 serie (per quartiere) e 343 sottoserie (per luogo).

La Biblioteca nasce nel 2008 come raccolta dei saggi tematici (monografie) pubblicati su Arvaliastoria.it. Dal 2009 - grazie ai donativi di Emilio Venditti, del Fondo Riva Portuense e di studenti e cittadini – alla raccolta di monografie si affianca la collezione di libri rari, composta di testi a stampa, studi inediti, tesi di laurea, audiovisivi, ecc. Nel 2012 le due raccolte vengono unite in una biblioteca unitaria, e si inizia la digitalizzazione complessiva. I libri sono oggi in gran parte disponibili on line oppure in consultazione in Sala I (vedi orari): non è ammesso il prestito ma è a disposizione uno scanner.

Lo staff della sezione Biblioteca si occupa oggi anche della redazione della manualistica di Arvalia Storia e dell’assistenza a ricercatori e studenti universitari. Tra i collaboratori che si sono succeduti nel tempo ricordiamo: Andrea Di Mario e Moena Giovagnoli (autori di testi), Andrea Braconcini e Antonello D’Alessandri (impianto biblioteconomico).

 

Il Fondo fotografico contiene 343 album.

Si tratta di raccolte di fotografie - descrittive, d’epoca, aerofotometriche, satellitari -, piantine e disegni, relative a monumenti del territorio. La sezione è ordinata in 17 serie (per quartiere) e in 343 sottoserie (per luogo) ognuna delle quali contiene un album. Gli album presentano al loro interno un numero variabile di fotografie: complessivamente le fotografie sono 10747.

Il Fondo fotografico nasce nel 2008, accumulando report fotografici delle ricognizioni in situ, scansioni di fondi familiari e delle formazioni sociali, e raccolte tematiche promosse tra i cittadini (come per le nevicate del 2011 e 2012). Gli album sono disponibili on line oppure in consultazione su videoterminale in Sala II (vedi orari): le foto possono essere copiate gratuitamente su chiavetta USB.

Lo staff del Fondo fotografico si occupa oggi anche della Videoteca (in costruzione), fa supporto nella digitalizzazione dei documenti alle sezioni Biblioteca e Archivio di Magliana, e aiuta i cittadini nella digitalizzazione dei loro fondi familiari. Tra i collaboratori ricordiamo: Emilio Venditti, Enzo Lucà, Giancarlo Barocci, Nicola De Guglielmo, Enrico Pasini, Giuseppe Innocenzi, Andrea Braconcini e Riccardo Savinelli.

 

La Collezione d’Arte è costituita da una galleria di quadri a tema paesistico locale (Sale da I a IV) e una raccolta di reperti archeologici dalla Necropoli di Pozzo Pantaleo (Sala IV). La Collezione è ordinata per quartiere (17 serie) e per luogo (343 sottoserie), per un totale di 71 oggetti.

Progettata nel 2006 dall’Assessorato alla Cultura come piccolo museo locale, viene realizzata in due fasi: un primo nucleo di oggetti è acquisito nel 2007, grazie al donativo di reperti archeologici della Soprintendenza Archeologica di Roma, insieme con l’Antefissa di Arvalia opera dello scultore Giganti; nel 2012 è aggiunto un secondo nucleo (la raccolta di quadri), nell’ambito del Tirocinio PICA, grazie ai donativi dei principali artisti locali (associazioni Art Arvalia e Voglia di Creare). La Collezione è visitabile negli orari di apertura del Casale.

Lo staff della Collezione d’Arte lavora oggi alla progettazione del nuovo spazio espositivo per mostre estemporanee nella galleria tra le Sale I e II, e si occupa della programmazione delle visite guidate sul territorio e delle conferenze al Casale. Tra i collaboratori ricordiamo: Laura Cianfriglia (acquisizioni del 2007), Moena Giovagnoli (acquisizioni del 2012) e Ilaria Bimbo (impianto complessivo), Nicola De Guglielmo, Emilio Venditti e Francesca Furiozzi (visite guidate).

 

L’Archivio di Magliana è una raccolta di documenti sulla vicenda storica della Magliana in lotta (1971-1979).

Si tratta di volantini, epistolari, articoli di stampa, ciclostilati di controinformazione e audiovisivi, relativi alle tematiche del periodo: le richieste popolari di fitti equi, risanamenti e servizi nel quartiere (strade, fogne, scuola, presidio sanitario); l’organizzazione interna del movimento di base; la lotta per la casa (autoriduzioni, occupazioni, picchetti contro gli sfratti); la complessa class action contro Comune e costruttori privati; e infine la vendita delle case a mutui agevolati, che concluse la fase di lotta.

L’archivio viene realizzato nel 2012 nell’ambito del Tirocinio PICA, su progetto di Claudia D’Avossa con la collaborazione di Andrea Braconcini (digitalizzazione) e Giuseppe Innocenzi (Nuovo Comitato di quartiere). Il lavoro è stato purtroppo interrotto con la fine del Tirocinio PICA: ad oggi è presente un inventario, una prima catalogazione, l’incompleta digitalizzazione delle annate 1971-75 ed il recupero digitale del film e del Canzoniere di Magliana. L’Archivio è organizzato per quartiere (17 serie) e luogo (343 sottoserie), per un totale di 671 oggetti. Sono presenti presso il Nuovo CdQ circa 2000 altri documenti da catalogare. L’archivio è conservato presso il Nuovo CdQ (aperto il lunedì dalle 18,30 in poi). 

 

 
PERCHÉ

 

In costruzione.

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