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Giardino dei frutti perduti

Il giardino dei frutti perduti, monografia pp. 2 di Antonello Anappo (Municipio Roma XI, Roma 2011 )

 

Il Giardino dei frutti perduti è un frutteto didattico di Roma Natura, realizzato nel 2006 dall’agronomo G. Lucatello.

Contiene 160 specie e varietà locali di interesse agrario di albicocco, ciliegio, fico, mandorlo, susino, pesco, pero, melo, melograno, nespolo, sorbo, gelso e giuggiolo. Monte di esse sono a rischio di erosione genetica: rischiano cioè di non venire più coltivate, soppiantate da altre varietà, spesso importate, più resistenti o dalla fruttificazione più copiosa, riducendo così la biodiversità complessiva dell’habitat.

Gli esemplari presenti nel giardino non sono stati espiantati ma moltiplicati per innesto. Questa tecnica agraria consiste nell’unire ad un albero o arbusto comune (il c.d. portainnesto) parti della pianta a rischio (la c.d. marza): le marze crescono in simbiosi con la pianta ricevente, conservando i caratteri propri. Le marze sono state fornite dall’Istituto Sperimentale di Frutticultura di Roma.

I lavori sono iniziati nel novembre 2006, a seguito della cessione in comodato del terreno di proprietà Milea sul clivo di via dei Martuzzi. Il terreno - esteso 1,046 ettari - è stato recintato e dotato di un impianto idrico (che recupera un vecchio pozzo), camminamenti, panchine e gazebo. Insieme alle piante da frutto si trovano alberature nostrane (leccio, ulivo, alloro) e arbusti della macchia mediterranea e officinali.

 

Il giardino dei frutti perduti, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 453 /B

Vedi anche:
Casale D’Arcangeli
Il Trullo
Borgata Trullo
Tomba di Petronia
Casale Angelè
SARA
 


Un'immagine satellitare del Giardino dei Frutti Perduti di Roma Natura (foto di Pubblico dominio, altre 5 immagini nel Fondo fotografico)

scheda inventariale

Inventario

 

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