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Ala Sangallo

L’Ala Sangallo, monografia pp. 16 di Antonello Anappo (Fondo Riva Portuense, Roma 2004 )

 

L’Ala Sangallo (1505-1509) è il corpo edilizio più esteso del Castello della Magliana; si sviluppa su due piani, secondo linee architettoniche di ordinata compostezza rinascimentale.

La facciata esterna presenta una successione di finestre semi-crociate, le cui iscrizioni ricordano Papa Giulio II. L’antico ingresso (Entrone) si apre al centro dell’edificio, ed è costituito da un grande arco dai bordi bugnati. Di qui partiva il viale (oggi scomparso) che conduceva all’Imbarco fluviale, tra due quinte scenografiche di bosco secolare. La facciata interna replica i motivi dell’esterno ed in epoca rinascimentale era dotata di un Campaniletto, di cui rimane la base e una rampa di scale.

Le stanze al pianterreno erano destinate al seguito papale, mentre la grande sala dalle volte a botte (dove oggi si tengono i corsi dell’Ospedale) era la mensa comune. Sono ancora visibili il camino monumentale (con dedica al card. Alidosi), il lavabo e i peduncoli a sostegno delle volte con lo stemma della quercia, simbolo del casato Della Rovere.

Il piano nobile aveva anch’esso stanze di servizio e un grande salone destinato ai ricevimenti. Papa Leone X ristrutturerà quest’ultimo locale, facendone il superbo Salone delle Muse.

 

L’Ala Sangallo, monografia pp. 16 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 145 /B

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Ala Sangallo (foto di Antonello Anappo, altre 10 immagini nel Fondo fotografico)

scheda inventariale

Inventario

 

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