Home   »   Biblioteca (Sala 2)   »   inv. 317 /B

Santi Aquila e Priscilla

Santi Aquila e Priscilla, monografia pp. 2 di Antonello Anappo (Fondo Riva Portuense, Roma 2008 )

 

Santi Aquila e Priscilla è una chiesa presbiteriale, sede dell’omonima parrocchia.

Negli Anni Settanta la parrocchia del Gesù Divin Lavoratore crea una cappella sussidiaria in via Antonino Lo Surdo, riattrezzando un locale commerciale. La cappella si costituisce in parrocchia nel 1971. Nel 1980 il Marchese Gerini dona i terreni per l’edificazione della chiesa attuale, in via Blaserna, su progetto architettonico dell’ingegner Breccia Fratadocchi. Si tratta di un moderno fabbricato in cemento armato, con aula ecclesiale a pianta circolare e un’innovativa ripartizione degli ambienti comunitari. Santi Aquila e Priscilla viene inaugurata nel 1992. Dal 1994 la parrocchia è anche sede cardinalizia. In ragione del territorio assai piccolo, Santi Aquila e Priscilla non ha chiese annesse, luoghi sussidiari di culto o comunità ecclesiali.

 

La cappella di via Lo Surdo

 

A ridosso degli Anni Settanta la parrocchia Gesù Divin Lavoratore crea una cappella sussidiaria in via Antonino Lo Surdo, sul versante meridionale del quartiere Marconi. Si tratta di un locale commerciale al pianterreno di un edificio residenziale, che viene opportunamente attrezzato per le attività liturgiche, con un’ampia aula ecclesiale e locali di servizio.

La particolarità è che la cappella sussidiaria non nasce, come accade nella maggior parte dei casi, per sostenere la cura d’anime in porzioni del territorio particolarmente disagiate o distanti dalla chiesa parrocchiale. Non c’è insomma un’emergenza dell’anima da tamponare: al contrario, la cappella nasce a distanza ravvicinata dalla chiesa madre, come una naturale estensione dello spazio parrocchiale esistente: la creazione di una nuova parrocchia è quindi in quegli anni un’idea ancora lontana.

Succede però che intorno alla cappella si riunisce ben presto una numerosa comunità di fedeli, in un quartiere che cresce a vista d’occhio; e si fa così largo l’idea, insolita per l’epoca, di creare due parrocchie contigue e vicine (che se non ci fossero i palazzi in mezzo potrebbero tranquillamente guardarsi l’un l’altra), con il compito di portare insieme il peso pastorale di un quartiere piccolo ma dal peso demografico eccezionale.

 

Nascita della parrocchia

 

La nuova parrocchia si costituisce quindi il 5 novembre 1971, con il decreto del Cardinal vicario Angelo Dell’Acqua «Neminem fugit», sotto il pontificato di Paolo VI. È la 249a del Vicariato di Roma. Il territorio è desunto da quello della parrocchia Gesù Divin Lavoratore, suddividendolo grossomodo a metà la Piana di Pietra Papa secondo un asse mediano est-ovest: il versante nord (piazzale della Radio) rimane alla parrocchia originaria, mentre quello sud (piazza Righi) viene affidato alla nuova parrocchia. L’attività pastorale nella nuova parrocchia viene affidata al clero diocesano di Roma, che l’ha in affido ancora oggi senza soluzioni di continuità.

Il riconoscimento agli effetti civili arriva due anni dopo, il 13 novembre 1973.

 

La riorganizzazione del 1991

 

La cappella di via Lo Surdo rimane in attività per una ventina d’anni.

L’urbanizzazione del quartiere è intanto proseguita fino ad occupare ogni spazio libero, al punto che trovare un’area inedificata per costruire una chiesa nuova sarebbe quasi impossibile, e forse l’edificazione di una nuova chiesa non rientra nemmeno tra le priorità della comunità parrocchiale. Per quanto inconsueta, infatti, la situazione di una chiesa collocata fra un negozio e l’altro pare ben adattarsi alle necessità dei fedeli di questo quartiere squisitamente urbano.

La situazione si sblocca nel 1980, con l’inattesa donazione del Marchese Gerini: il marchese concede alla parrocchia un terreno libero in posizione eccezionale: su via Blaserna, al civico 113, con affaccio sul lungotevere di Pietra Papa (oggi lungotevere Gassman).

C’è però un problema: il terreno si trova sul versante est del quartiere, in una porzione territoriale di pertinenza della chiesa madre. E ciò rende necessario un intervento di ridefinizione dei confini, seguendo questa volta l’asse mediano nord-sud.

Con decreto del Cardinal vicario Camillo Ruini del 1° ottobre 1991, alla parrocchia madre viene affidato il versante ovest della Piana di Pietra Papa, mentre alla nuova parrocchia viene dato quello est. Precisamente, i nuovi confini di Santi Aquila e Priscilla sono: «Partendo da Via Guglielmo Marconi, Via Alberto Einstein e proseguimento ideale della stessa Via fino al fiume Tevere; fiume Tevere, in direzione Ponte Guglielmo Marconi, fino all’altezza di Via Vincenzo Brunacci che si raggiunge per Via breve; detta Via; Via G. Bagnera; Via F. Grimaldi; Piazza E. Fermi; Viale Guglielmo Marconi; Via Alberto Einstein».

 

La chiesa di Breccia Fratadocchi

 

Sul terreno del Marchese Gerini cominciano le opere di edificazione della nuova chiesa, su progetto architettonico dell’ingegner Ignazio Breccia Fratadocchi.

Si tratta di un moderno fabbricato in cemento armato, con aula ecclesiale a pianta circolare.

Il nuovo edificio parrocchiale viene inaugurato dal Cardinal vicario Ugo Poletti il 10 maggio 1992, e il rito della dedicazione viene presieduto da Papa Giovanni Paolo II il 15 novembre dello stesso anno.

 

L’assetto attuale

 

Con il concistoro del 26 novembre 1994 Papa Giovanni Paolo II eleva la parrocchia a sede cardinalizia, nominandone titolare l’arcivescovo di San Cristóbal de la Habana (Cuba), Sua Eminenza Cardinal Jaime Lucas Ortega y Alamino.

Nel 2004 intanto subentra il nuovo parroco, Don Antonio Raimondo Fois.

Don Antonio è anche il parroco attuale: è assistito dai vicari parrocchiali Don Francesco Del Moro (dal 2008) e da Monsignor Angelo Pio Loco (1985), e dal collaboratore parrocchiale Don John Meilak (2013). La sede presbiteriale è ricoperta ancora oggi dal Cardinal Jaime Lucas Ortega y Alamino.

In ragione del suo territorio parrocchiale estremamente piccolo, la chiesa dei Santi Aquila e Priscilla non ha chiese annesse né luoghi sussidiari di culto, e non vi sono altri enti ecclesiali operanti sul territorio: altra particolarità della chiesa, insomma, è che non presenta una rete parrocchiale. L’originaria cappella di via Lo Surdo è stata ceduta. La parrocchia collabora nell’insegnamento della religione cattolica nel vicino Liceo scientifico Keplero.

 

Santi Aquila e Priscilla, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 317 /B

Vedi anche:
Pozzo Pantaleo
Tratto di Via Campan…
Lungo la Via Portuen…
Terme di Pozzo Panta…
Mansio di Pozzo Pant…
Tomba dell’airone
 


Parrocchiale dei SS. Aquila e Priscilla (foto di Antonello Anappo, altre 9 immagini nel Fondo fotografico)

scheda inventariale

Inventario

 

Puoi contribuire a migliorare questo testo segnalando errori/imprecisioni o postando informazioni aggiuntive qui sotto: